Arrabbiato Nicola Porro per le nuove sanzioni sul Codice della strada. Il giornalista e conduttore non le ha mandate a dire ai politici.
Contrariato. Anzi, piuttosto furente Nicola Porro nel suo appuntamento con la rassegna stampa delle notizie di attualità. Il noto giornalista e conduttore di Quarta Repubblica ha avuto modo di commentare i temi caldi di queste ultime ore ed in particolare il nuovo decreto sul Codice della strada che prevede pene più severe per chi non rispetta le regole.
Ad attirare l’attenzione dell’uomo sono state le sanzioni per chi guida con il cellulare in mano: fino a 1.697 euro di multa che salgono a 2.588 euro in caso di recidiva. In tal senso, Porro si è scagliato contro la classe politica senza peli sulla lingua.
Nicola Porro e il disegno di legge sul Codice della strada
“Sempre più pene. Voi siete tutti contenti. 2600 euro di multa per uno che è pizzicato al telefono in macchina? Ma vaffan**lo, ma ve lo dico dal profondo del mio cuore. Ma vaffan**lo!”, ha detto il giornalista arrabbiato.
“Nonostante io odi quella gente, nonostante siano le persone che fanno fare gli incidenti, arriviamo a 2.600 euro per chi guida con il cellulare in macchina?”, ha continuato.
Porro è poi esploso ulteriormente parlando della classe politica: “Queste teste di ca**o dei nostri politici non guidano, ve lo dico io. Loro hanno il cellulare, loro stanno in macchina, ma c’è qualcun altro che guida. Perché 2600 euro di multa, vorrei che qualcuno lo dicesse, è too much è davvero too much. Penso sia troppo per uno che è stato beccato con il cellulare in macchina”.
Al netto di questo parere piuttosto chiaro, il giornalista ha precisato di essere ovviamente contrario a tutte le persone che guidano col cellulare in mano e che fanno tre cose insieme. Allo stesso modo, però, tale sanzione gli sembra, evidentemente, eccessiva.
